Introduzione
Il Cammino Portoghese non è documentato
e organizzato quanto il più famoso Cammino
Francese. Le ragioni sono soprattutto storiche:
in Portogallo la via per nave, che terminava al
porto di Padron, fu spesso preferita alla via
a piedi. Inoltre nelle regioni settentrionali
(le colline del Minho) non c’era un percorso
migliore rispetto ad altri: esistevano molte vie
altrettanto pratiche e altrettanto percorse.
A complicare la ricostruzione dei tragitti ha
contribuito la scarso numero di diari di viaggio
medievali giunti ai giorni nostri: tra i pochi
quelli di Giovanbattista Confalonieri, Cosimo
de’ Medici e Domenico Laffi.
Con questi presupposti si può capire
perché la situazione resta anche oggi confusa,
e un unico percorso ufficiale che conduca a Santiago
non è ancora stato tracciato.
Nella realizzazione di questa Guida ci siamo
permessi di eleggere i cammini che abbiamo ritenuto
più credibili storicamente e più
piacevoli da percorrere (consultare la mappa
allegata):
- 1. Lisbona - Santarém
- 2. Santarém - Coimbra via Fatima
- 3. Santarém - Coimbra via Tomar
- 4. Coimbra - Porto
- 5. Porto - Valença do Minho via
Braga
- 6. Porto - Valença do Minho via
Barcelos
- 7. Tui - Santiago de Compostela
La segnalazione del Cammino Portoghese
Il percorso è più segnalato di
quanto si possa immaginare, ma questo non sia
di conforto: il vero problema è che la
segnalazione quando presente è spesso improvvisata,
lacunosa o addirittura errata.
Questo perché attualmente le numerose
associazioni di Amici del Cammino, non coordinate
tra loro, stanno stabilendo indipendentemente
quali strade segnalare, marcandole in maniera
arbitraria e a volte contradditoria, col risultato
di creare una confusa ragnatela di percorsi. Fortunatamente
proprio in questi anni in Portogallo sta nascendo
una presa di coscienza collettiva riguardo al
Cammino di Santiago, e pare che la volontà
di creare un’associazione nazionale di supervisione
stia diventando una realtà.
In caso di segnalazione mancante gli abitanti
dei luoghi attraversati, in particolare tra Lisbona
e Porto, non sanno aiutare il pellegrino smarrito.
L’unico pellegrinaggio in Portogallo sembra
essere quello per Fatima, ben noto a tutti, che
spesso non coincide col pellegrinaggio jacobeo
e soprattutto risponde ad una logica diversa:
arrivare il prima possibile al famoso santuario
percorrendo la strada più breve, che quasi
sempre è una pericolosa strada nazionale.
Nei tratti non marcati c’è una
altissima probabilità di perdersi, ed anche
in questo caso gli abitanti dimostrano una scarsissima
conoscenza delle piccole strade, alternative alle
grosse arterie, per collegare una cittadina ad
un’altra.
I pellegrini jacobei, con cui condividere informazioni
ed esperienze, tra Lisbona e Porto sono praticamente
assenti: nessun aiuto neppure da questo fronte.
Consigli
- I luoghi attraversati sono talvolta deserti
e abbandonati: è consigliabile organizzare
il viaggio in coppia o perlomeno portare un
telefono cellulare da accendere in caso di emergenza.
- Il sole è un ostacolo con cui fare
i conti: meglio evitare di viaggiare dopo pranzo
e portare sempre tanta acqua, soprattutto tra
Lisbona e Coimbra.
- Le regioni attraversate non sono turistiche:
manca una rete di appoggio al viaggiatore, che
si traduce in mancanza di alberghi. Gli ostelli
ufficiali per pellegrini si trovano solo nell’ultimo
tratto di Cammino, dopo Porto. E’ possibile
chiedere ospitalità ai pompieri (bombeiros),
che in Portogallo svolgono anche funzioni di
Protezione Civile; l’ospitalità
viene raramente negata ma non si può
dare per scontata.
- I prezzi di alberghi e taxi sono a volte
tagliati sulla misura del cliente, attenzione
agli imbrogli.
- La lingua portoghese non è ostica
quanto si teme. Lo scritto è molto più
simile all’italiano dello spagnolo; il
parlato dapprincipio crea difficoltà,
ma queste non sono insormontabili. Buona idea
portare un dizionario tascabile, utile soprattutto
i primi giorni.
- I cani di grossa taglia sono sempre legati
o dietro a recinti. In certi tratti è
meglio procurarsi un bastone, non è detto
che non possa servire.
- In Portogallo il cicloturismo è quasi
sconosciuto: anche in cittadine di discrete
dimensioni ci sono difficoltà nel trovare
assistenza, in caso di guasti alla bicicletta.
Consigliamo ai pellegrini in bici di partire
ben attrezzati, possibilmente autosufficienti.
I piaceri
Il Cammino Portoghese permette di riscoprire
le difficoltà e i piaceri del vero pellegrinaggio.
Se l’aspetto meno gradevole del Cammino
Francese è la parvenza di viaggio organizzato,
fin troppo rivolto al turismo, sul percorso portoghese
ci sarà modo mettersi alla prova, e arrivare
a Santiago sembrerà una vera conquista.
I luoghi attraversati sono poco turistici, ma
accantonati gli svantaggi emergono alcuni lati
positivi: rimane un Cammino molto economico e
poco interessato a trarre profitto dai turisti,
la gente incontrata è sincera, genuina
e spesso amichevole.
1. Lisbona - Santarém
Segnalazione
Questo tratto è stato interamente segnalato
dal Centro Nacional de Cultura, in quanto
coincidente con il ben più famoso Caminho
do Tejo che da Lisbona conduce a Fatima;
è stata anche prodotta un’ottima
guida in portoghese che è possibile acquistare
nella sede del Centro a Lisbona (informazioni
su www.cnc.pt)
A parte pochissimi tratti dubbi la segnalazione
è ottima. Si tratta di cippi in cemento
sui quali è posta una ceramica (azulejo);
una freccia azzurra segnala la direzione da seguire
per giungere a Fatima.
Unica nota negativa: la segnalazione all’interno
delle città è assente.
Difficilmente si incontrano altri pellegrini,
naturalmente in viaggio per Fatima, dato che non
seguono il percorso suggerito dai cippi, più
arduo ma a contatto con la natura, e invece preferiscono
giovare della nuova strada asfaltata nazionale,
trafficata e pericolosa.
Paesaggio
Piccole strade secondarie, asfaltate o in terra
battuta, che purtroppo a volte cedono il passo
a svincoli autostradali.
Il paesaggio è a tratti piacevolmente
rurale (il Ribatejo: campi coltivati e uliveti
come in centro Italia), a tratti fortemente urbanizzato.
Santarém è un’affascinante
e storica città d’arte, tra le più
interessanti dell’intero Cammino Portoghese.
Consigli La
strada è assai pianeggiante, la vera difficoltà
è il solleone unito alla mancanza di ombra.
Le strade sono molto polverose, talvolta ingombre
di rifiuti o abbandonate.
A parte alcuni tratti deserti, si attraversano
villaggi (aldeias) in cui domandare informazioni
e c’è occasione di attraversare cittadine
(vilas) in cui giovare di tutti i servizi.
I centri urbani da Lisbona a Vila Franca de
Xira ci sono stati segnalati come poco sicuri
da un punto di vista della microcriminalità,
che spesso si limita al borseggio.
2. Santarém - Coimbra
via Fatima
Fino a Fatima
Vale quanto detto nel punto uno, due le sostanziali
differenze:
- il tipo di paesaggio da pianeggiante diventa
montano, qualche difficoltà per i ciclisti.
- molte difficoltà nel pernottamento,
perlomeno a prezzi economici, con il rischio di
dover effettuare lunghe deviazioni (oltre 5km)
per trovare una cittadina con alberghi o pompieri.
Dopo Fatima
Segnalazione
Il tratto non è segnalato.
Di rado si incontrano delle frecce azzurre nel
senso di marcia opposto, ma spesso queste sono
provvisorie e vengono rimosse al di fuori del
periodo dei grandi pellegrinaggi a Fatima (il
13 Maggio e il 13 Ottobre).
Il Centro Nacional de Cultura sta provvedendo
a marcare un sentiero da Porto a Fatima, in senso
inverso, con un occhio di riguardo per i pellegrini
jacobei che dovrebbero cominciare a trovare da
questo punto in poi anche le frecce gialle. Al
momento non sappiamo a che punto si trovino i
lavori.
I passanti se interrogati non conoscono il pellegrinaggio
a Santiago de Compostela, vi fanno notare che
state andando dalla parte opposta (Fatima è
alle vostre spalle) e vi suggeriscono senza eccezione
di camminare su grosse strade statali o addirittura
autostrade.
Paesaggio
Seguendo a ritroso il pellegrinaggio per Fatima,
si condividono strade molto spesso asfaltate,
trafficate, assolate. Nella nostra personale ricerca
sul posto abbiamo trovato una serie di strade
secondarie alternative, che anche i pellegrini
per Fatima stanno preferendo in seguito a numerosi
incidenti dovuti al traffico.
Coimbra è una delle città più
importanti e vivaci del Portogallo, nonché
sede di una delle università più
antiche al mondo.
Consigli
Anche se deludente da un punto di vista paesaggistico,
il percorso non presenta molte difficoltà
di pernottamento, ristorazione o servizi: si incontrano
molti paesi, sulle strade statali si trovano alberghi
e ristoranti per camionisti.
3. Santarém - Coimbra
via Tomar
Segnalazione
Assolutamente inesistente. Certezza di perdersi
tra i sentieri nei boschi se sprovvisti di una
guida (inesistente) o una mappa militare.
Gli abitanti se interrogati non conoscono il
pellegrinaggio a Santiago de Compostela e vi indicano
senza eccezione alcuna le grosse arterie stradali
e autostradali.
Aleggia la volontà di tracciare un percorso
per Santiago che non passi da Fatima, soprattutto
da parte di associazioni di trekking, ma i lavori
di segnalazione sono ben lungi dal cominciare.
Le strade da noi seguite seguono antiche piste
romane o medievali. Ci siamo basati su una serie
di mappe
tracciate dall’associazione Amici del Cammino
di Porto, che al momento non sono state ancora
riconosciute come ufficiali.
Paesaggio
Il percorso alterna tratti urbani a molti sentieri
boscosi, alcuni segnalati per gli escursionisti
(trekking).
Si attraversano città di importanza capitale
per la storia portoghese (Tomar e Conimbriga)
nonché luoghi significativi per quanto
riguarda il Cammino, indicati anche dalla toponomastica
della zona. Di qui passò Cosimo de’
Medici nel corso del suo pellegrinaggio, lasciando
tracce a Fonte Coberta.
Consigli
Il tratto sicuramente più difficile e più
sincero di tutto il Cammino Portoghese, che ricompensa
con grandi soddisfazioni.
I servizi offerti sono pochi, soprattutto per
il pernottamento. Le zone non sono turistiche
e il pellegrinaggio jacobeo non è assolutamente
noto.
Occorre fare affidamento su se stessi e non
preoccuparsi di perdere qualche volta la strada;
nella peggiore delle situazioni sarà sempre
possibile affidarsi ad un taxi.
4. Coimbra - Porto
Segnalazione
Pochi chilometri dopo Coimbra appaiono finalmente
le prime frecce gialle, purtroppo a volte sbagliate
o in contraddizione tra loro. Nuove frecce smantiscono
quelle vecchie ma lasciano molte zone dubbie,
e a questo si aggiunge la malizia dei commercianti
del luogo che a volte cercano di attirare eventuali
turisti sfruttando delle false frecce. Senza una
guida sono discrete le possibilità di perdersi
e sbagliare strada.
Anche in questo caso ci siamo basati su una
serie di mappe
tracciate dall’associazione Amici del Cammino
di Porto, che al momento non sono state ancora
riconosciute come ufficiali.
Avvicinandosi a Porto gli abitanti hanno qualche
informazione sul Cammino di Santiago, ma quasi
nessuno può dare informazioni utili sul
percorso da seguire.
Poco probabile, ma si potrebbero incontrare
in questo tratto i primi pellegrini in viaggio
per Santiago de Compostela.
Paesaggio
Il percorso è decisamente pianeggiante,
urbanizzato e attraversa molti paesi orientati
all’industria più che all’agricoltura,
economicamente agiati ma poco significativi da
un punto di vista storico; a tratti colore locale,
ad esempio Mealhada famosa per la porchetta (leitão).
Poche le soddisfazioni da un punto di vista
paesaggistico o culturale; un paragone può
essere l’hinterland milanese del nord-est
(la Brianza).
Porto è una delle città più
particolari, genuine e affascinanti del Portogallo;
emozionante entrarvi attraversando il ponte Dom
Luís I.
Consigli
Pochi i disagi, limitati al traffico intenso sulle
strade asfaltate e al pernottamento: in alcuni
tratti occorre percorrere tappe consistenti per
mancanza di alloggi.
5. Porto - Valença do
Minho via Braga
Segnalazione
Il tratto è interamente segnalato dall’associazione
Amici del Cammino di Porto, ed ha una parvenza
di ufficialità che non è il caso
di smentire. Le mappe
sono disponibili nella sede dell'associazione,
in rua das flores 69 a Porto.
Alcuni problemi: la manutenzione del percorso
è a volte precaria, con frecce poco leggibili
e tratti dubbi. Qualche rischio di smarrire la
strada.
Da Porto si incontrano i primi pellegrini jacobei:
possibilità di aiuto reciproco e di informazioni
sul percorso; la gente del posto conosce il Cammino
di Santiago, a volte può aiutare un pellegrino
smarrito.
Sul tratto Porto-Santiago sono state pubblicate
alcune guide per pellegrini; la migliore e la
più diffusa è in lingua inglese
(informazioni per un eventuale acquisto su www.amazon.com).
Paesaggio
Collinare, in alcuni tratti montano, qualche difficoltà
per i ciclisti.
Numerosi i tratti urbani, a volte su strade
trafficate ma non pericolose. A questi si alternano
tratti campestri molto belli (soprattutto dopo
Ponte de Lima) che ricordano i migliori tratti
del Cammino francese e preannunciano i verdi paesaggi
galiziani.
Braga è sede episcopale e centro religioso
del Portogallo, cui un tempo facevano riferimento
le chiese di Galizia; numerosi gli aneddoti legati
a Santiago.
Consigli
Malgrado da Porto inizi il tratto più percorso,
si è costretti a tappe forzate a volte
davvero consistenti (oltre 40km) o a lunghe deviazioni
(oltre 5km), per scarsità di alloggi economici.
Molti invece gli agriturismi (turismo rural)
decisamente costosi.
Compaiono i primi alberghi ufficiali e i primi
supporti logistici ai pellegrini.
Poche le difficoltà per rifocillarsi
e bere, anche se in alcuni tratti impervi è
meglio procurarsi molta acqua.
6. Porto - Valença do
Minho via Barcelos
Vale quanto detto nel punto precedente.
Riguardo al percorso va segnalato che il crollo
di due ponti costringe a una deviazione di tre
km. Attenzione: per motivi di
malafede che è meglio non precisare in
questa sede circolava voce che la deviazione fosse
di 30km. La notizia era (ed è) assolutamente
falsa.
Barcelos è una delle cittadine più
significative del Cammino Portoghese: qui si colloca
la leggenda jacobea dell’impiccato che ha
dato al portogallo il suo simbolo nazionale, il
galletto nero.
7. Tui - Santiago de Compostela
(Spagna)
Segnalazione
Percorso completamente marcato dalla Regione autonoma
Galizia con eccessivo scrupolo: numerosi cippi
in cemento che indicano la distanza da Santiago
precisa al metro.
La scansione in tappe è praticamente
ufficiale, al termine di ogni tappa (mediamente
di 25km) accoglienza in ostelli ufficiali (gratuiti).
E’ pianificata la realizzazione di nuovi
ostelli; le istituzioni d’estate predispongono
dormitori provvisori in scuole o palestre.
Esistono numerose informazioni e guide (anche
gratuite) che accompagnano il pellegrino.
La maggior parte dei pellegrini inizia il suo
Cammino a Tui, sono quindi frequenti gli incontri
occasionali lungo la strada, proprio come su Cammino
Francese. Gli abitanti dei luoghi attraversati
conoscono molto bene il Cammino e possono aiutare
i pellegrini.
Paesaggio
A parte brevissimi e sconfortanti tratti industriali
si attraversa l’ottimo paesaggio galiziano,
colline verdi e ventose. Tratti asfaltati lasciano
sempre più spazio a piccoli sentieri di
terra battuta. Alcuni tratti impervi creano qualche
difficoltà ai ciclisti.
Numerosi i riferimenti storici al Cammino, soprattutto
nei dintorni di Pontevedra e Padron, che culminano
naturalmente nell’arrivo a Santiago de Compostela.
Segnalazione
Tratto decisamente piacevole e poco difficoltoso,
unico problema il sovraffollamento degli ostelli
ufficiali, che costringe a partire di buon mattino
per trovare un letto libero.
Piccole note negative il cambiamento di lingua
(spagnolo) che crea parecchie difficoltà
nei primi giorni e soprattutto i prezzi dei servizi
e dei prodotti, praticamente raddoppiati in terra
spagnola.
La Galizia è regione umida e piovosa:
clima più fresco e ventilato ma repentini
cambiamenti atmosferici e alte probabilità
di acquazzoni.
Conclusioni
- Se cerchi una vacanza particolare ma tutto
sommato tranquilla il consiglio è partire
da Tui, in Spagna (circa una settimana
di Cammino) o da Porto (circa
due settimane di Cammino e visita alla splendida
città). Tra queste due città l’opzione
intermedia è Ponte de Lima, da cui il
Cammino comincia ad assumere i suoi aspetti
più suggestivi, anche se la cittadina
non è facilmente raggiungibile.
- Con le dovute ma semplici precauzioni ti
consigliamo comunque di partire da Lisbona
(poco meno di un mese di Cammino), sicuramente
una vacanza avventurosa e indimenticabile che
attraversa molti luoghi simbolici della storia
del Portogallo e della cultura jacobea.
- La partenza da Coimbra (circa
tre settimane di Cammino) parrebbe una valida
via di mezzo, ma la sconsigliamo: esclusa la
visita alla città, fino a Porto presenta
uno dei paesaggi culturali e geografici meno
interessanti del Cammino Portoghese.
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